giovedì 12 gennaio 2012

Le canzoni sono macchine del tempo

Ognuno di noi ha delle canzoni speciali. Canzoni che ci fanno tuffare nel nostro passato e risvegliano antiche emozioni e istanti dimenticati negli anfratti più bui della nostra memoria. Risvegliano fuochi che credevamo spenti. Canzoni che ci fanno ricordare esperienze che nemmeno ricordavamo d'aver vissuto.
Vi propongo perciò un viaggio nelle mie canzoni speciali. Quelle che, non appena ne riconosco l'inizio, mi portano indietro nel tempo come la DeLorean.
E questo perché, a volte, annegare (nei ricordi) non è così male.

 
Mi ricorda un giorno di quasi vent'anni fa. Ero seduta sul divano della vecchia casa. Sulla destra l'imponente mobile di legno massiccio, pieno di cassette e dei primi cd e con un bellissimo stereo nero. In piedi, mia sorella maggiore mi disse di ascoltare una cosa.
E partì la voce di Freddie Mercury. Poi gli incredibili cori gospel di Somebody to Love. Oltre a questo ricordo solo d'aver chiesto: “Ma sono tutte donne, sì?”
Vorrei almeno ricordare lo sguardo di mia sorella nel sentirmelo dire. Ah, maledetta memoria!
Michelle – The Beatles
Stessa situazione di prima: casa vecchia, divano, mobile, cassette e cd. Una sorella provava a istruirmi e io fallivo miseramente chiedendo: “Si sono sciolti perché sono tutti morti, vero?”
Alla faccia dell'innocenza infantile.

Barbie Girl e Doctor Jones – Aqua
Due canzoni che mi ricordano le elementari. Il casino. Le feste. Gli amici (praticamente tutti maschi). La Maestra di italiano giovanissima e molto gnocca. Il basket. Le gite in pullman, dove non esistevano iPod o lettori mp3, ma solo le nostre voci e i “Dai, che cantemo!” – per la gioia di autisti e maestre. Giusto per specificare: ero il tipo da ultima-fila-del-pullman.
All the things she said – t.A.T.u
Mi ricordo dello scandalo che creò il video. E la mia amica di sempre che le vide baciarsi dal vivo al Festivalbar. Mammamia! Cose dell'altro mondo! Eccitazione e scandalo. Wow. Di lì a poco l'avrebbero fatto anche Britney Spears e Madonna. Noia.
A thousand miles – Vanessa Carlton
che ho sempre associato a...
Mi è tornata sottomano o, meglio, sottocchio qualche tempo fa quando ho letto su AfterEllen di lei, uscita allo scoperto come bisessuale.
Going Under – Evanescence
Loro possono vantarsi di avermi posseduta per un po'. Agli inizi della mia contestazione adolescenziale, li ascoltavo a manetta. Da un cd che la mia solita amica di sempre mi aveva masterizzato. Faceva molto figo ascoltarli. Lo diceva la mia amica e io mi fidavo.

Dopodiché, il liceo. La maturità musicale si è impossessata di me: ho lasciato perdere i consigli della mia solita amica (che ancora oggi ascolta i Green Day e i Blink 182. Su, ditelo che ho fatto bene!). E, da allora, matrimonio fedele con i Queen. E il rock classico (che è un altro modo per dire “antico”).
Giugno '73 – Fabrizio De André
Le fughe dalla realtà. Le fughe e basta. I rifugi. Le bugie. Le illusioni. Le amiche (che ancora mi parlavano). E io dico che è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati...
Five Years – David Bowie
Le dissertazioni storiche. Le analisi dei testi. Le chiacchierate. I forum. Le poesie perdute (letteralmente: una persona si è tenuta l'unico, o quasi, libro di poesie che avevo a quel tempo!). La sua tristezza. La mia incapacità. La paura.
Hallo Spaceboy – David Bowie
Le mattine fredde. Il liceo. Lo studio. Le simulazioni. Le bestemmie. La fatica. Berlino. E il Ka-De-We. Tenersi per mano. Le ore gelide (le più calde). I professori. Le bidelle. La felicità, prima del baratro.
I'll be your mirror – Velvet Underground & Nico
La canzone più bella mi sia mai stata dedicata. Mi ricorda le ore al telefono. Le vaccate. Le chattate. Il treno. Le ferite profonde. La consapevolezza. Di momenti che non ritornano.
Poi T-Rex, The Beatles, Janis Joplin e così via...
Tutti questi nomi han fatto di me ha fatto di me una sorta d'incorruttibile. Perciò è difficile ammettere che ci sono canzoni di altri autori che possono farmi emozionare, fin quasi alle lacrime. Autori come Marco Masini, Vasco o Ligabue... un'onta alla mia reputazione!
Eppure, c'è un ricordo preciso per ciascuna canzone. Un ricordo allo stesso tempo felice e doloroso, molto doloroso, che preferisco tenere racchiuso, protetto dagli sguardi della rete.

Avrete forse notato che mancano del tutto la musica classica e la musica sacra. Una castrazione dovuta alla mia logorrea: non avreste retto anche a quelle, fidatevi! È per il vostro bene, dico davvero.

Concludo. Con una canzone che racchiude tutto quello che avete letto. Una canzone che dice: “Certe volte ho la sensazione di essere tornato ai vecchi tempi, molto tempo fa. Quando eravamo ragazzi, quando eravamo giovani, tutto sembrava così perfetto. Sai?
I giorni erano senza fine; eravamo pazzi, eravamo giovani! Il sole splendeva sempre e vivevamo solo per divertirci.”