giovedì 25 agosto 2011

Una strana confessione - H. Barbin

Memorie di un ermafrodito presentate da Michel Foucault.

Uno dei libri più duri che abbia mai letto. Non è un romanzo, è anzi uno dei casi in cui la realtà supera, e di molto, la fantasia. Un'autobiografia nuda e, soprattutto, cruda.
« Tenete per voi la vostra pietà.
Essa appartiene più a voi che a me, forse. Io mi libro al di sopra di tutte le vostre innumerevoli miserie, partecipando alla natura degli angeli; poiché l'avete detto, non c'è posto per me nella vostra angusta sfera. A voi la terra; a me lo spazio illimitato. Incatenati quaggiù dalle mille costrizioni della vostra grossolana e materiale sensibilità, i vostri spiriti non si bagneranno nel limpido Oceano dell'infinito, dove s'abbevera l'anima mia, perduta per un giorno sulle vostre aride spiagge. »
Una persona che, medicalmente, oggi sarebbe definita "pseudo-ermafrotido maschile" racconta la sua vita, le sue emozioni e le sue delusioni.
« Poteva ella rifiutare all'amante la tenerezza di sentimenti che si dedica all'amica alla sorella? E se quell'amore ingenuo divenne passione, chi dunque ne ha la colpa, se non la fatalità? »
Herculine Barbin (1838-1868) nata e riconosciuta come donna, dopo aver confessato l'attrazione per una sua collega e dopo numerose visite mediche, venne riconosciuta in modo "legale e conveniente" come uomo. A 22 anni divenne Abel. Ma cambiare identità di genere, a 22 anni, non è facile. Venire emarginati dalla società e allontanati dalle persone che più si amano non è facile, né a 22 anni, né mai.
A 30 anni Abel, solo e povero, si suicida con i gas della propria stufa.

La lettura dell'appendice contenente referti medici e autopsie è sconsigliata a chi sia debole di stomaco.

Michel Foucault (1926-1984) è stato uno storico e filosofo francese; scoprì le memorie di Herculine al Dipartimento francese di igiene pubblica e le fece ripubblicare in versione integrale, con un suo commento.