lunedì 5 settembre 2011

Gay as a daffodil

Oggi è il compleanno di uno dei più grandi cantanti della storia del rock. Come la maggior parte dei grandi del rock, sfortunatamente, è già morto. Da vent'anni. Quindi sarebbe il suo 65° compleanno, se fosse vivo.
"Non sono uno di quelli ossessionati dalle celebrità. Come potrei esserlo? Sono io una celebrità!"
Siccome non lo dico solo io che è stato un grandissimo cantante, nientepopodimeno che Google, gli ha dedicato un Doodle veramente figo:


Per chi non lo sapesse, prima di morire, Freddie Mercury era gay (dopo morto, invece, sarà finito a bruciare tra le fiamme dell'inferno per queste sue tremende colpe), perciò c'entra perfettamente col tema del mio blog. Ma c'è dell'altro che mi è sovvenuto in questa uggiosa serata di fine estate. Mi sono ricordata di un episodio pieno di vergogna e pregiudizio.

Una sera, quando ancora vivevo al di sopra di ogni sospetto, stavo guardando il DVD appena uscito dei Queen+Paul Rodgers, mia sorella passò affianco a me e, vedendo il "sostituto" di Freddie Mercury, esclamò qualcosa come: "Almeno questo non è culattone!"
Anche allora, pur non essendo non coinvolta in prima persona, ci rimasi molto male (per non dire "da culo"). Mi parve impossibile che una persona intelligente, acculturata, giovane e fan dei Queen potesse fare un commento così inutile, offensivo e stupido.

Ancora oggi temo il (pre)giudizio di mia sorella e, tra tutti i commenti omofobici che ho sentito, questo è quello che mi ferisce di più, nonostante sia stato pronunciato anni fa.