Il libro parla di fisica – quantistica, perlopiù – ma ne parla in modo così semplice che anche chi, come me, non tocca un libro di fisica dalla fine del liceo riesce a capire. Anzi, azzardo ancora di più e dico che anche chi non ha mai studiato fisica potrebbe capirlo. Ma non è un libro per tutti. Coloro che, ad esempio, pensano: «Io di fisica non ci capisco niente» a priori, è meglio che lo evitino.
Chi invece ha un cervello curioso (o un cavallo goloso) e vuole saperne di più su levitazione, teletrasporto e invisibilità, dovrebbe comprarlo e leggerlo. Sì, perché queste tre cose – grazie alla fisica quantistica – non sono più ambito esclusivo dei film di fantascienza, di Harry Potter o di Star Trek, degli illusionisti o dei truffatori, bensì esperimenti realizzati e realizzabili in molti centri di ricerca.
Il bello di Rane volanti (e altre magie) è che oltre a spiegare il perché e il come degli esperimenti, offre una visione anche sulle probabili applicazioni pratiche di questa o quella scoperta. La levitazione (magnetica), per esempio, è già in uso nei treni giapponesi Maglev, che viaggiano oltre 550 km orari; il teletrasporto potrebbe essere – anzi lo è già – usato nell'informatica, cioè nella costruzione di computer quantistici e così via...
Sull'autore: Andrea Parlangeli (Perlangéli, come fa notare Mauro Gaffo nella prefazione) è fisico e giornalista del mensile Focus. Si è laureato in fisica presso l’Università di Pisa e ha conseguito il diploma della Scuola Normale Superiore. Ha ottenuto il dottorato di ricerca presso l’Università di Nijmegen, nei Paesi Bassi, dove ha vissuto in prima persona l’“esperimento delle rane volanti” raccontato in questo libro, ed è stato ricercatore presso i laboratori di ricerca della Philips a Eindhoven. Come giornalista, ha vinto due premi nazionali di divulgazione scientifica.
Un video degli esperimenti di levitazione compiuti all'High Field Magnet Laboratory di Nijmegen (Paesi Bassi). Si vedono fluttuare: una goccia d'acqua, una rana (viva), un pomodoro e un grillo (vivo).
